Universale, buona, nutriente, salutare, sostenibile e accessibile. Parliamo della pasta, un alimento talmente importante per l’umanità da meritarsi una giornata a lei completamente dedicata: il World Pasta Day. La ricorrenza, organizzata da Ipo (International Pasta Organization, altrimenti detta “l’Onu della pasta”) e Unione Italiana Food, che si tiene ogni anno il 25 ottobre e rappresenta un vero e proprio invito alla riflessione condivisa. Veicolo di storia, di cultura, di tradizione e di ricordi, simbolo di benessere e fonte di ottimismo e socialità, la pasta è un cibo in continua evoluzione, in Italia come nel mondo. Soffermarsi a pensare ai successi ottenuti in quest’ultimo quarto di secolo da un alimento così basilare non può che essere una buona idea, etica e consapevole. L’hanno fatto, con le loro ricette originali, anche tanti chef protagonisti del panorama italiano. I quali, portavoce della ristorazione di alto livello, si sono impegnati nella valorizzazione di questo alimento, ma sempre all’insegna della loro personale filosofia. Tra questi, spicca la proposta della chef Alessia Rolla del ristorante Cantina Nicola: pasta e fagioli.
LA PASTA E FAGIOLI DELLA CHEF ALESSIA ROLLA
Immerso tra le colline del Monferrato, il ristorante Cantina Nicola è nelle mani della giovane e intraprendente Alessia Rolla, chef autodidatta. La sua proposta, incentrata sulla gastronomia del territorio piemontese ma senza rimanere imprigionata nella tradizione, è costituita da piatti ricchi di personalità. Ricette che prendono ispirazione dai ricordi d’infanzia, legati alle preparazioni della nonna, ma che vengono ripensate e reinterpretate secondo gli interessi della chef. Primo tra tutti, la fermentazione. Come nel primo piatto Pasta e fagioli. In questo caso, infatti, il tipico formato di pasta piemontese protagonista del piatto viene realizzato come una volta, ossia con “la cavallina” – un antico strumento per fare la pasta che apparteneva ai nonni del marito di Alessia – e servito con una crema ai fagioli borlotti, una polvere di latticello shoyu e un brodo versato in sala al momento del servizio.