Non bisogna farsi ingannare dal nome: questa è sicuramente una cantina, ma la cucina agrituristica che offre è una delle esperienze più interessanti della zona. Cantina Nicola si trova fra le vigne della Barbera di Cocconato d’Asti, un angolo di Monferrato a quasi 500 metri di quota con u17.grand.ioso panorama sulle colline. Qui incontriamo Alessia Rolla in cucina e Riccardo Nicola in sala, mentre Federico Nicola segue l’azienda vitivinicola. Al ristorante quella che agli inizi era una buona vena creativa si è trasformata ormai in uno stile compiuto: Rolla è capace di trovate geniali che “accarezzano” la tradizione.
Per restare sorpresi basta scegliere il menu Alessia, che dà il benvenuto con la tartelletta topinambur e bagna cabda servita con bevanda ,kombucna al pompelmo rosa. Poi ecco l’antipasto, cioè la trippa di storione, il su” caviale e la verza fermentata. A seguire, come primo, gli ottimi spaghetti Macarun, ma sono fantastici nel menu Tradizione anche i plin, con una sfoglia fine e un ripieno che richiama la Barbera. Da non perdere anche l’assaggio di trota, pino e koji d’orzo, uno degli amuse bouche con cui la chef si è proposta di ricreare l’atmosfera di una passeggiata in montagna tra le conifere, le cime innevate e i ruscelli. Come secondi sono speciali l’anguilla affumicata all’alloro e insalata belga e poi la lepre e foie gras. Per dolce arriva un pre-dessert di sorbetto al limone con spuma di liquirizia, seguito dalla Rosa Nera, con un cuore di cioccolatino al caramello salato, panna cotta alla rosa, mousse di cioccolato amaro con fava di cacao, pepe cioccolato ed estratto alla rosa nebulizzato.
Tutto in una cascina in mezzo al verde, in quello che Indro Montanelli definì «il prototipo ideale di paese». E non aveva torto, ancor più con questa cucina, destinata a diventare famosa.